| La mia non è una recensione nè un riassunto di quello che è uno dei migliori film di Totò. Parlo di "Totò e Carolina", in cui il Grande Comico ci da una eccezionale prova d'attore. Ma Totò in questo film non è attore, non è nemmeno un comico, è semplicemente o forse straordinariamente un Uomo. Quegli uomini con la U maiuscola, quelli pronti ad aggredire solo perchè gli è stato imposto questo, ma nel cuore sanno che mentono a sè stessi. Vedo un Totò innamorato, malinconico, umanissimo. Mi colpiscono i suoi sguardi, evidenziati da un bellissimo bianco e nero. Mi piacciono i campi di ripresa che catturano i profondi sentimenti di un uomo di mezza età che si trova a combattere con una situazione inaspettata. Tutti gli uomini, nella vita, vengono più volte messi alla prova. Si cerca sempre di superare, sia da soli che con l'aiuto degli altri. Totò allontana Carolina ma in realtà non può farne a meno, ed infatti, il finale che tutti conosciamo (e chi non lo conosce, riparasse la lacuna), me ne da atto. "Totò e Carolina" è una storia che a Totò piaceva molto secondo il mio modesto e sincero parere. Il tema del "suicidio" lui l'ha vissuto anni prima di girare questa pellicola. Forse qualcosa dei momenti bui e di ineguatezza gli sono rimasti. In effetti, l'uomo, negli altri, non fa altro che cucirsi sul volto, nuove espressioni che sono il risultato di emozioni, di sentimenti provati, repressi, vissuti in gioia o in tristezza. Totò è una gioia in questo film, una persona adorabile perchè indifeso. E' vedovo, ha un padre ed un figlio da mantenere. Ed a Carolina non può dire di no. Magari riconoscerà un figlio non suo. Carolina aspetta un bambino dal garzone di un fornaio del suo paese, che sapeva come ragazzo sincero e innamorato, ed in realtà sposato con figli. Totò prende a cuore questa storia, l'agente Antonio Caccavallo segue Totò. Eccellente il cast che conta grandi nomi del cinema e del teatro italiano come Tina Pica (una ammalata in ospadale), Enzo Garinei (il figlio del primario dell'ospedale), Maurizio Arena (un ladro) e Arnoldo Foà (il commissario). Carolina è la bella e brava Anna Maria Ferrero. Quella che noi troviamo in DVD è la versione integrale, offerta da Aurelio De Laurentiis. La versione integrale sarebbe il film così come lo intese Monicelli, senza poi i tanti tagli subiti dalla censura dell'epoca. E' difficile pensare ad un Totò bacchettato? No, per niente. "Totò e Carolina" è uno dei tanti casi in cui la censura ha messo mani a pellicole intepretate dalla grande Maschera, sicuramente però è il più evidente. La riscoperta e la nuova edizione quindi, rendono ancor di più interessante la visione di questo capolavoro. In questa versione compare anche Mario Castellani. Il suo dialogo con Totò era stato completamente tagliato nella versione uscita nelle sale cinematografiche all'epoca (metà anni Cinquanta, nulla scappava a chi doveva censurare). L'audio della scena, probabilmente in presa diretta, è leggermente più basso. Ciò fa apprezzare ancora di più questo "Totò e Carolina". Un film da vedere, sudare, piangere. Non nascondo, che sul finale, mi son commosso e ho applaudito al televisore per minuti continuati. Ero inebriato d'amore. La visione di questo film mi ha aperto il cuore e mi ha fatto provare un senso di dignità e vergogna. Un'estati intellettiva. Un'aspra visione di tutto ciò che non è come dovrebbe essere. "Totò e Carolina" è una di quelle pellicole che fanno bene al cinema, a chi le guarda, a chi ama, a chi apprezza Totò ed anche a chi lo vuole conoscere. C'è molto Totò: il comico, l'attore, l'uomo... Gli sguardi di Totò... quegli occhi li sognerò stanotte!
So che la lacuna si colma e non si ripara... ma sapete com'è... di questi tempi, tutti sono pronti a riparare qualcosa purchè non si sfasci. "Mmazzate oh!
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