Il mio TOTO' E CAROLINA, Non una recensione... ma un atto d'amore

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Pamabu
view post Posted on 21/2/2008, 21:13




La mia non è una recensione nè un riassunto di quello che è uno dei migliori film di Totò. Parlo di "Totò e Carolina", in cui il Grande Comico ci da una eccezionale prova d'attore. Ma Totò in questo film non è attore, non è nemmeno un comico, è semplicemente o forse straordinariamente un Uomo. Quegli uomini con la U maiuscola, quelli pronti ad aggredire solo perchè gli è stato imposto questo, ma nel cuore sanno che mentono a sè stessi. Vedo un Totò innamorato, malinconico, umanissimo. Mi colpiscono i suoi sguardi, evidenziati da un bellissimo bianco e nero. Mi piacciono i campi di ripresa che catturano i profondi sentimenti di un uomo di mezza età che si trova a combattere con una situazione inaspettata. Tutti gli uomini, nella vita, vengono più volte messi alla prova. Si cerca sempre di superare, sia da soli che con l'aiuto degli altri. Totò allontana Carolina ma in realtà non può farne a meno, ed infatti, il finale che tutti conosciamo (e chi non lo conosce, riparasse la lacuna), me ne da atto.
"Totò e Carolina" è una storia che a Totò piaceva molto secondo il mio modesto e sincero parere. Il tema del "suicidio" lui l'ha vissuto anni prima di girare questa pellicola. Forse qualcosa dei momenti bui e di ineguatezza gli sono rimasti. In effetti, l'uomo, negli altri, non fa altro che cucirsi sul volto, nuove espressioni che sono il risultato di emozioni, di sentimenti provati, repressi, vissuti in gioia o in tristezza. Totò è una gioia in questo film, una persona adorabile perchè indifeso. E' vedovo, ha un padre ed un figlio da mantenere. Ed a Carolina non può dire di no. Magari riconoscerà un figlio non suo. Carolina aspetta un bambino dal garzone di un fornaio del suo paese, che sapeva come ragazzo sincero e innamorato, ed in realtà sposato con figli. Totò prende a cuore questa storia, l'agente Antonio Caccavallo segue Totò.
Eccellente il cast che conta grandi nomi del cinema e del teatro italiano come Tina Pica (una ammalata in ospadale), Enzo Garinei (il figlio del primario dell'ospedale), Maurizio Arena (un ladro) e Arnoldo Foà (il commissario).
Carolina è la bella e brava Anna Maria Ferrero.
Quella che noi troviamo in DVD è la versione integrale, offerta da Aurelio De Laurentiis. La versione integrale sarebbe il film così come lo intese Monicelli, senza poi i tanti tagli subiti dalla censura dell'epoca. E' difficile pensare ad un Totò bacchettato? No, per niente. "Totò e Carolina" è uno dei tanti casi in cui la censura ha messo mani a pellicole intepretate dalla grande Maschera, sicuramente però è il più evidente. La riscoperta e la nuova edizione quindi, rendono ancor di più interessante la visione di questo capolavoro.
In questa versione compare anche Mario Castellani. Il suo dialogo con Totò era stato completamente tagliato nella versione uscita nelle sale cinematografiche all'epoca (metà anni Cinquanta, nulla scappava a chi doveva censurare). L'audio della scena, probabilmente in presa diretta, è leggermente più basso. Ciò fa apprezzare ancora di più questo "Totò e Carolina".
Un film da vedere, sudare, piangere. Non nascondo, che sul finale, mi son commosso e ho applaudito al televisore per minuti continuati. Ero inebriato d'amore. La visione di questo film mi ha aperto il cuore e mi ha fatto provare un senso di dignità e vergogna. Un'estati intellettiva. Un'aspra visione di tutto ciò che non è come dovrebbe essere. "Totò e Carolina" è una di quelle pellicole che fanno bene al cinema, a chi le guarda, a chi ama, a chi apprezza Totò ed anche a chi lo vuole conoscere. C'è molto Totò: il comico, l'attore, l'uomo...
Gli sguardi di Totò... quegli occhi li sognerò stanotte!

So che la lacuna si colma e non si ripara... ma sapete com'è... di questi tempi, tutti sono pronti a riparare qualcosa purchè non si sfasci.
"Mmazzate oh!
 
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IL CARTERACCIO -The Original-
view post Posted on 22/2/2008, 10:03




APPLAUSI A TE, PAMABU.
 
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Fabrik83
view post Posted on 22/2/2008, 10:52




Questo si che è parlar bene!
 
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Pamabu
view post Posted on 22/2/2008, 13:46




>Ma grazie... sono parole sincere!!!
Viva il nostro Totò
 
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Fabrik83
view post Posted on 25/2/2008, 18:45




Non potevo esimermi anche io dal commentare questo film che finalmente ci è stato restituito nella dignitosa versione originale.

Mi sono messo comodo a vedere il film come se assistessi ad una prima cinematografica, e infatti l'impatto è stato quello. Questo anche perchè Totò e Carolina è forse uno dei film che ho visto meno in assoluto, e ovviamente così non l'avevo mai visto. Quindi per questi due motivi mi sono goduto il film come se lo vedessi per la prima volta.

Prima di esprimere le mie opinioni vorrei fare un rapido confronto tra la versione integrale e quella censurata. Ebbene, dopo aver visto il film in dvd FilmAuro, mi sono rivisto il film in versione censurata e mi sono annotato le differenze che mi saltavano all'occhio. E' facile che molte le abbia perse per strada, ma le più evidenti vado ora ad elencarle.

Già all'inizio si nota una differenza nei titoli di testa. I titoli scorrono a film già iniziato, con scene di Villa Borghese, una donna si accende una sigaretta e aspetta un cliente... Nella versione censurata appariva in questo punto in sovraimpressione un lungo testo che in sintesi si rifà al solito motto "ogni fatto, riferimento o persona è puramente casuale". Qui non ci si è limitati a scrivese questa frase che prende le distanze dal narrato ma si è insistito con giri di parole fuori luogo a prendere le distanze da Totò e dalla sua interpretazione di poliziotto. Rimarcando più volte che già solo il fatto che Totò potesse impersonare un polizziotto si riconduce al mondo della fantasia.
Nella versione originale questo cartello non esiste e il film prosegue con l'arrivo di un poliziotto in borghese che si finge cliente per arrestare la prostituta. Il dialogo tra i due nella versione censurata non si sente, perchè coperto sia dalla musica dei titoli di testa che dal testo appena citato in sovraimpressione.

Altri evidenti tagli sono presenti nella retata in Villa Borghese; a partire da una scena in cui il Brigadiere apre la portiera di una autovettura e dopo essersi accorto di chi stava all'interno, la richiude dicendo "scusi eccellenza".

Altri tagli sono presenti durante le scene al commissariato, quando il Maresciallo richiama per nome tutte le prostitute, già "vecchie conoscenze" del commissariato.

Nella versione integrale, il montaggio di queste scene è leggermente diverso e si completa con una scena (presente solo minimamente nella versione censurata) in cui Totò e Marrio Castellani recitano insieme. Totò è alle prese con un ripasso perchè in vista di un esame per passare di grado. Non sapendo praticamente nulla si fa suggerire le risposte proprio da Castellani che lo sta interrogando.
Nella stessa scena quando i colleghi portano Carolina dal Commissario, Totò sostiene che si tratti di un pezzo grosso, e di aver fatto un bel lavoro ad arrestarla perchè lui ha naso in quelle cose...
Ovviamente questi dialoghi sono stati censurati.

Oltre ai tagli nella versione censurata ci sono parecchi dialoghi modificati, con ridoppiaggio di frasi o parole che la censura decise di cassare.
Totò è in macchina con Carolina e la sta portando al paese, Carolina si lascia cadere dalle mani il pettine con cui si stava pettinando i capelli, un ragazzo in moto lo raccoglie e glielo riconsegna.
Carolina si giustifica asserendo che è un ricordo di sua madre e Totò si pronuncia con parole quali "Sarebbe lei la prima da arrestare" riferendosi alla madre che secondo lui avrebbe concesso alla figlia di prostituirsi. Carolina risponde con "Non può arrestarla perchè è morta".
Nella versione censurata invece Totò al posto di pronunciare la frase sull'aresto dice "Saprei io cosa dirle" e Carolina ribatte "Non poi dirle nulla, è morta".

Poco dopo Totò alla guida incontra un cammion con un gruppo di ragazzi comunisti che cantano Bandiera Rossa (nella versione originale integrale), la censura cambiò e la canzone che si sente nella versione censurata è un'altra, meno esplicita.
Sempre stando in tema, quando Totò cade nel burrone chiede aiuto a questi ragazzi e nella versione integrale si sente che li chiama "Hei, compagni", cosa che non si sente nella versione censurata.

Quando Totò affida a un anziano la custodia di Carolina, lei gli chiede di lasciarla andare e al suo rifiuto lei dice "Ma che comunista sei?", nella versione censurata la parola comunista è sostituita con socialista.
Nella versione originale Carolina per farsi liberare dice di aver picchiato i padroni e il vecchio la lascia andare al grido viva la libertà. Nella versione censurata Carolina dice di essere fuggita per amore e non c'è nessuna allusione ai padroni. Il vecchio la lascia scappare al grido di viva l'amore.

Stessa censura sulla parola padroni, nella scena dell'osteria quando Carolina asserisce di mangiare abitualmente gli avanzi dei padroni (nella versione integrale), nella versione censurata invece Carlina dice di mangiare quello che le pare...

Molti tagli sono presenti anche nelle scene in Chiesa e in Sacrestia. In Chiesa manca la scena in cui Totò cerca di origliare la confessione e si sente chiaramente il parroco scosso da quello che il "bravo figliolo" gli confessa. Viene tagliato anche lo sconcerto del parroco quando esce dal confessionale e si reca con Totò e Carolina in sacrestia.

Una parola che è stata modificata (e qui mi chiedo proprio come mai) è Urbe (nella versione originale) con Roma (versione censurata), quando Totò spiega di essere un agente di Roma... o un agente dell'urbe... che dir si voglia.

Molti tagli anche durante il dialogo tra Carolina e gli zii (Barattoli, Bagarozzi... come Totò li chiama...). Nella versione censurata praticamente viene epurata quasi tutta la sfuriata di Carolina contro lo zio Goffredo, di quando lui entrò in mutande in camera di Carolina.
Tagli anche quando Totò al termine della litigata fa cadere per terra la bussola delle offerte.

Tagli anche nei dialoghi tra Totò e Carolina dopo la caduta in acqua. Totò nella versione integrale sostiene che loro il suicidio non se lo possono permettere perchè sono poveracci e hanno altre persone a cui pensare, "Il suicidio è roba da ricchi". Frasi ovviamente censurate.

In totale la versione censurata è notevolmente mutilata e con moltissimi cambi nei dialoghi o in singole parole.
La versione riproposta in DVD dura 1h 33', la versione censurata dura appena 1h 06'... quindi dura ben 27 minuti e sottolineo 27 minuti in meno.

Sicuramente alle cose che ho appena segnalato ne vanno aggiunte molte che mi sono sfuggite, se qualcuno le ha ravisate le scriva pure così completiamo l'analisi delle differenze tra la versione originale integrale e quella massacrata dalla censura.

Concludendo con le mie opinioni personali, posso dire che il film ha molti spunti divertenti in una trama lineare e non banale. Totò è in forma e sta bene nel ruolo del poliziotto che ambisce alla promozione per guadagnare quelle poche lire in più che non guastano.
L'umanità del personaggio da lui interpretato si mostra molte volte nonostante lui voglia apparire integerrimo e irreprensibile cercando più volte di imporsi come autorità. Il finale è degno della costruzione del film. Totò mosso dalla compassione si fa carico della ragazza riuscendo anche a strappare al suo superiore la promessa di una promozione.
E' un film che va appunto visto in questa versione integrale anche per apprezzare quelle sfumature del mondo che circondava la vicenda. Diventa anche da collezione la versione censurata che rappresenta l'alter-film. Anche perchè non si tratta semplicemente di una versione accorciata dai tagli censori, ma anche nei dialoghi ci sono molte differenze, soprattutto su certe parole come Comunisti, compagni, padroni...
Visto al giorno d'oggi queste censure appaiono fuori luogo, soprattutto quel cartello iniziale che sminuisce l'attore Totò. Cioè che lo relega a quel ruolo di marrionetta che interpreta in parecchi suoi film e quindi che lederebbe ad altri personaggi da lui interpretati. Come se far interpretare un Poliziotto a Totò fosse sconveninte... Lo stesso accade per L'uomo, la bestia e la virtù, in cui furono proprio i discendenti di Pirandello a scandalizzarsi dal fatto che Totò ricoprisse il ruolo del Professor Paolino.
Forse non sapevano che Totò oltre ad essere quella dinocolata marrionetta di suoi molti film era anche un grande Attore e i suoi ruoli drammatici erano carichi di grande e sincera umanità.

Fabrizio.
 
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IL CARTERACCIO -The Original-
view post Posted on 25/2/2008, 20:33




Anche a te, caro Fabrizio, i miei applausi.
E grazie per aver fatto la cronologia della censura tra le due versioni. ;)
 
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Pamabu
view post Posted on 26/2/2008, 12:11




Bellissimo scritto Fabrì!
Siccome la discussione porta per titolo "Il mio Totò e Carolina"... mi auguro che anche altri si accodino per raccontare le loro emozioni!
Certo che noi totoiani siamo proprio forti... Bella ragà!
 
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Blu56
view post Posted on 24/3/2009, 13:58




E' talmente ben fatta questa "discussione" che quasi quasi, me lo vado a rivedere adesso. Ancora complimenti.
 
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view post Posted on 16/11/2010, 18:34
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Comandante

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So che il film Totò e Carolina ha subito molte censure, non esiste una versione integrale?
 
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