carmen |
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| Per ragioni anche generazionali il cinema italiano d'oggidì non mi sconfinfera, ma credo che i cienasti di un tempo fossero avvantaggiati dal clima nazionale, soprattutto del dopoguerra, di grande energia creativa, dalla minor concorrenza della televisione e dallo sbocciare di una "forza lavoro" che aveva svolto la gavetta nell'avanspettacolo, vera e dura fucina di talenti. Oggi inizi con le fiction e allora, poffarbacco!, non è proprio la stessa cosa.
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