| Penso che Nino Taranto abbia avuto il giusto riconoscimento. In effetti, nella sua carriera ha fatto quello che ha voluto, quello che aveva prefisso e pensato. Quasi 90 film, una discografia sterminata (che conta anche titoli come "Dduje Paravise" e "Zappatore"), tantissimi spettacoli teatrali e il successo di molti programmi televisivi. Le sue ospitate erano sempre accolte dal pubblico in festa. Eera ed è un personaggio simbolo dello spettacolo italiano. Il successo non fa la qualità di un artista, perchè penso a tanti giovani, che girano il mondo senza saper far niente, e bravissimi attori, grandi registi e immensi interpreti di ogni genere musicale che vivono da illustri sconosciuti. La carriera di Taranto cominciò sin da bambino e fino agli ultimi giorni di vita, lui è stato sempre su un palcoscenico. Ha scelto il teatro come espressione massima dell'arte, e ci ha regalato lavori come "L'ultimo scugnizzo" e "La fucilazione di Pulcinella". Al cinema ha lavorato con registi come Luigi Comencini, Mario Mattoli, Luigi Zampa, Raffaello Matarazzo, Metz e Marchesi... ha portato al cinema il "Vicnenzo De Pretore" di Eduardo De Filippo con "Un ladro in Paradiso" diretto da Domenico Paolella, scritto da Giuseppe Amato e Giuseppe Marotta. Ha lavorato con Totò, con Aldo Fabrizi, con Peppino De Filippo, con Erminio Macario. Per la tv interprerò spettacoli teatrali e sceneggiati. Da ricordare anche la sua partecipazione in "La Napoli di Salvatore Di Giacomo", e poi il sodalizio con Luisa Conte e la compagnia stabile del Teatro Sannazaro. E' lui l'autore della celebre "Lusingame", una delle canzoni napoletane più interpretate, e a lui si deve il successo di "macchiette" come: Agata, Baciami Bice, Ciccio Formaggio, Arcangelo Bottiglia, Dove sta Zazà, Arrabbiati canaglia, Mazza Pezza e Pizzo, Quagliarulo se ne va, Fatte fà 'a foto, E non sta vebe, 'O filoscio, Mammà chi è papà, 'O guappo nnammurato, Michele Coniglio, 'O scetavajasse, I due gemelli, La pansè, Povero Chico, Spagnolos Napulitanos, 'O trapianto, 'O cafunciello, 'O munno è 'na palla, Che c'è Concè, Teresin Teresin Teresin, M'aggia curà, In vino veritas, Il tramviere... e poi ha interpretato anche intramontabili brani di Modugno ('O ccafè, Io mammeta e tu), di Carosone ('O russo e 'a rossa, 'O suspiro, Giuvanne c'a chitarra) e della tradiziona festivaliera degli anni Cinquanta. Senza poi contare che ha presentato il Festival di Napoli... ne ha vinto uno... insomma... una bella carriera!
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