| Per un fan di Gigi D'Alessio leggere quello che hai scritto, non deve esssere certo confortante, nessuno vorrebbe vedere il proprio mito trattato così. Logicamente ci sono punti e punti di vista. In Italia è da anni che non si "canta bene", gli artisti o pseudo tali urlano alla luna, urlano al mondo, e se non ricordano i testi di un brano poco importa, perchè tanto c'è il loro stuolo di fans che canta sopra la musica ai concerti! Gigi D'Alessio rappresenta la Napoli di oggi, la canzone napoletana di oggi che napoletana non è. Per esempio non si può dire che D'Alessio come anche altri, faccia parte della Grande Canzone Napoletana, è impossibile accostare alcune sue opere a quelle di Di Giacomo, Fiorelli, Valente, E.A. Mario, Bovio, Tagliaferri ed anche Totò, Carosone e Murolo. Penso che la tua critica, nei confronti non dell'uomo-D'Alessio, ma del personaggio pubblico, è rispettabile. Magari con la condivideranno i fans o le fans di Gigi D'Alessio, ma va rispettata. D'Alessio comunque è un abile pianista, ha saputo crearsi un suo personaggio e schierarsi con un tipo di pubblico e di individui che per lui darebbe dieci anni della propria vita! Se D'Alessio è diventato famoso è perchè c'è chi l'ha fatto diventare famoso! Forse l'Italia oggi conta molti fenomeni nazional-popolari che portano la cultura nostra in tutto il mondo. La cultura di oggi è la cultura di oggi, punto e basta. Non va fatto nessun paragone con quella che era la cultura di ieri, e che portava gli italiani sul piedistallo, in un prestigioso posto di rilievo sociale-artistico-culturale... la situazione oggi è ben diversa!
Dico comunque, che la musica la ascoltano anche il tipo di persone da te citato... non solo professori e scienziati! Se la musica può essere una cura per l'anima, che sia bella o brutta, l'importante è che faccia star bene!
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