Radio Gigi D'alessio, radio e forum

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dalessiana85
icon14  view post Posted on 6/5/2007, 16:28




http://www.gigidalessio.ch/radio.html
Se ti piace la musica di Gigi D'alessio, allora nn puoi mancare in questo forum, è stato creato da poco ma è già pronto per essere popolato!!! :D in questo forum si parla esclusivamente di musica, potrai ascoltare la sua musica grazie alla radio...... ;) potrai richiedere canzoni, partecipare alla classifica e lasciare messaggi per lui :) vieni non perderti questa occasione!!!!!!!! :rolleyes:


 
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dalessiana85
view post Posted on 25/7/2007, 08:23




t va d affiliarci? fatemi sapere
 
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Leonardo_il_tipografo
view post Posted on 25/7/2007, 08:37




FACITEME 'NU PIACERE! D'ALESSIO PROPRIO NO!

D'Alessio non capisce perché i critici lo massacrino: lui è uno che vende, ha un seguito di centinaia di migliaia di fan, riceve attestazioni di stima da parte di coloro che ascoltano la sua musica e quindi si pone il problema dell'ostilità della critica.
Un critico cattivo si limiterebbe ad affermare che la musica di Gigi D'Alessio fa schifo, che i suoi testi fanno cagare e che i suoi fans non capiscono nulla, o gli rivolgerebbe l'invito ad andare a zappare la terra.
Un buon critico parte da più lontano, analizza il contesto partenopeo nel quale Gigi D'Alessio è venuto alla luce, tiene conto del suo retaggio neo-melodico, ne studia linee musicali e versi.
E da qui può incominciare a dire che D'Alessio esegue un tipo di musica di facile consumo che si appoggia su arrangiamenti molto amati da un certo tipo di pubblico.
D'Alessio va a pescare i suoi primi ascoltatori tra la gente dei Quartieri Spagnoli, di Forcella, della Sanità, di Secondigliano. Non si discosta per nulla da certi parametri musicali: quelli che gli adolescenti, le madri-bambine, i muratori, i giovani disoccupati, i commercianti, gli ambulanti, ecc., dei quartieri antichi e periferici di Napoli considerano come musica bella.
I suoi testi riproducono pedissequamente i sistemi di valori di quel tipo di società. Parla dell'amore come ne parlerebbe una quattordicenne del Rione Stella che ritiene che il suo futuro immediato debba essere il matrimonio col fidanzatino appena partito militare e un figlio a diciotto anni.
Parla del tradimento come ne parlerebbe un garzone da bar.
Narra di paesaggi esotici in chiave cialtronica, così come se li immaginerebbe un apprendista meccanico in libera uscita sul litorale di Maiori.
Innesta echi musicali sud-americani o rock così come li concepirebbe e apprezzerebbe la moglie semi-analfabeta del macellaio all'angolo.
Poi il cantante allarga i suoi orizzonti e scopre, in vari modi, che quel sistema di valori è presente anche in molte altre parti d'Italia. Smette di cantare in napoletano (pur mantenendo un pesante accento regionale) e, grazie anche a una casa discografica che lo pompa a dismisura, riesce a conquistare le platee nazionali.
Ma il pubblico non è la critica.
Alla critica (quella vera) va benissimo che il pubblico apprezzi D'Alessio. Alla critica (quella vera) fa piacere che il successo fornisca a D'Alessio le chiavi del benessere per sé e per la sua famiglia. Ma da questo a dire che D'Alessio fa musica bella ce ne passa (ed è qui che la critica interviene, fa notare, serve).
Perché D'Alessio fa canticchiare la gente sull'onda di una reiterazione prevedibile di note e parole, di frasi musicali e di valori di massa.
E' pop nel senso peggiore del termine.
 
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Pamabu
view post Posted on 25/7/2007, 08:50




Per un fan di Gigi D'Alessio leggere quello che hai scritto, non deve esssere certo confortante, nessuno vorrebbe vedere il proprio mito trattato così.
Logicamente ci sono punti e punti di vista. In Italia è da anni che non si "canta bene", gli artisti o pseudo tali urlano alla luna, urlano al mondo, e se non ricordano i testi di un brano poco importa, perchè tanto c'è il loro stuolo di fans che canta sopra la musica ai concerti!
Gigi D'Alessio rappresenta la Napoli di oggi, la canzone napoletana di oggi che napoletana non è. Per esempio non si può dire che D'Alessio come anche altri, faccia parte della Grande Canzone Napoletana, è impossibile accostare alcune sue opere a quelle di Di Giacomo, Fiorelli, Valente, E.A. Mario, Bovio, Tagliaferri ed anche Totò, Carosone e Murolo.
Penso che la tua critica, nei confronti non dell'uomo-D'Alessio, ma del personaggio pubblico, è rispettabile. Magari con la condivideranno i fans o le fans di Gigi D'Alessio, ma va rispettata.
D'Alessio comunque è un abile pianista, ha saputo crearsi un suo personaggio e schierarsi con un tipo di pubblico e di individui che per lui darebbe dieci anni della propria vita! Se D'Alessio è diventato famoso è perchè c'è chi l'ha fatto diventare famoso!
Forse l'Italia oggi conta molti fenomeni nazional-popolari che portano la cultura nostra in tutto il mondo. La cultura di oggi è la cultura di oggi, punto e basta. Non va fatto nessun paragone con quella che era la cultura di ieri, e che portava gli italiani sul piedistallo, in un prestigioso posto di rilievo sociale-artistico-culturale... la situazione oggi è ben diversa!

Dico comunque, che la musica la ascoltano anche il tipo di persone da te citato... non solo professori e scienziati! Se la musica può essere una cura per l'anima, che sia bella o brutta, l'importante è che faccia star bene!
 
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3 replies since 6/5/2007, 16:28   298 views
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